La Selvetta a Campocologno:
un futuro per le prossime generazioni
Ci si apre una opportunità unica di restituire la pianura abbandonata tra Campogologno e Monte Scala.
Il cantone e la federazione intendono sostenere la coltivazione di alberi di noce.
Il noce ha i suoi meriti (indipendentemente dei frutti ed il legno). La buccia crea Juglon, un veleno che attacca le erbacce.
Dopo essere stato abbandonato si apre all' improvviso un nuovo futuro per questo orto altoalpino unico nella Svizzera.
Si e formato la Fondazione Altoalpina „La Selvetta“ sotto gli auspici di Tecla Crameri e Albino Pola, costituito all’ assemblea del 21. Agosto 2021 a Campocologno si è unita per mettere i terreni a disposizione di Marcello Dorsa di Brusio per coltivare la Selvetta e impiantare alberi di noci.
Il terreno, abbandonato da trent’ anni (se non di più) ha bisogno di essere disboscato e rifare i muri è una esigenza imperativa.
I lavori nella Selvetta (disboscamento, trasporto del disboscato, rinnovazione dei muri e impiantare gli alberi) chiedono l’installazione di una teleferica ambulante.
Per la cura degli alberi e la raccolta dei frutti di noci sarà consigliabile di pensare all’installazione di una teleferica ambulante una volta all’anno.
La pianura della Selvetta consiste in totale di 2651 mq.
Se si fa un calcolo in base di una distanza di 2,4 x 2,4 mq, si arriva a 450 alberi di noce sulla Selvetta.
Spese del dissodamento (disboscamento) e piantagione dei alberi
dissodamento: 2651 mq. à CHF360.00/mq 954’36.- CHF
Ricostruzione dei muri secchi (610 m.) à 550 mq 335’500 CHF
Drenaggio 700 m tubi drenaggio à 750 mq 4575000.- CHF
Istallazione teleferica trasporto per anno 360’000.- CHF
Acquisto piante (per albero 80) 36000.-
Piantagione (100 p. uno 100.-) 4500.-
L'aiuto del comune, del cantone e della federazione è indispenabile